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Valvola a spillo come strumento di regolazione negli impianti

Valvola a spillo utile per regolare le portate in modo quasi lineare negli impianti di laboratorio e nei processi

30 giugno 2021

Cos’è la valvola a spillo?

La valvola a spillo è una valvola a globo con otturatore a tappo che, appartenendo a questa categoria di valvole, permette di regolare un parametro tra portata e pressione modificando il flusso del fluido in uscita da un condotto in pressione.
La valvola a spillo rappresenta una soluzione ottimale per la regolazione e la gestione dei fluidi all’interno degli impianti aziendali e nei laboratori. Infatti, avere un controllo accurato è fondamentale in questo tipo di impianti dove avere fluttuazioni o variazioni dei parametri può portare a conseguenze non desiderate e, nel caso del laboratorio, a risultati non corretti che possono influenzare in maniera negativa il processo aziendale.
La progettazione e lo studio di questo tipo di valvole è fatto tenendo ben presente il principale problema che sta alla base, ovvero la cavitazione, soprattutto se il passaggio è molto stretto ed implica una seguente espansione del fluido molto importante.
 

Le componenti fondamentali di una valvola a spillo

La valvola a spillo è caratterizzata, come tutti i tipi di valvola, da differenti componenti:
- Il corpo: generalmente di forma sferica (da cui deriva il nome “globo” per indicare la macrocategoria a cui appartiene) rappresenta l’involucro esterno e il punto di collegamento con l’impianto;
- Il premistoppa: è costituito da una serie di tenute che isolano rispetto all’ambiente esterno;
- L’otturatore: collegato allo stelo si occupa di regolare il flusso;
- Lo stelo: regola il movimento dell’otturatore e rappresenta l’organo mobile della valvola;
- La sede di tenuta: necessaria per garantire il movimento ottimale nella corretta direzione.
Pur essendo questi i componenti principali della valvola a spillo, cambiando l’otturatore si possono ottenere diverse valvole a globo con scopi anche differenti da quelli citati per tale tipo di valvola.
 

I materiali delle valvole a spillo

Le valvole a spillo sono caratterizzate da differenti materiali costituenti:
- Acciaio inox: è il materiale principale ed è adatto in tutte le applicazioni in cui bisogna garantire sia buone proprietà meccaniche che un’elevata resistenza alla corrosione.
- PTFE con grafite: è un materiale polimerico alto prestazionale che presenta un’ottima resistenza termica e chimica oltre ad un’elevata resistenza ad usura e basso coefficiente di attrito. L’aggiunta di grafite permette di migliorare le proprietà meccaniche e la stabilità dimensionale delle guarnizioni.
- Stellite: usato come rivestimento per l’acciaio inox, è una lega cobalto-cromo caratterizzata da un’elevatissima durezza, alta tenacità e resistenza in temperatura. Ha anche buone caratteristiche resistenziali per quanto riguarda la corrosione.
Come visto, i materiali utilizzati si prestano per essere utilizzati nelle applicazioni che le valvole a spillo solitamente ricoprono. La rintracciabilità del materiale ai fini di garantire la sicurezza dell’impianto e del cliente è garantita dal rispetto della certificazione EN10204.
 

Gli utilizzi tipici delle valvole a spillo

Le valvole a spillo, come descritto in precedenza, rappresentano dei componenti ideali per la realizzazione di impianti dove è necessaria una corretta gestione del flusso. In particolare, permettono di mantenere un flusso controllato, costante e a bassa pressione pur connettendosi a tubature e condotte con fluidi condotti ad alta pressione. Tali valvole, grazie a queste caratteristiche formidabili, pur declinate nelle varie forme disponibili sia per quanto riguarda i modelli che per i materiali, sono utilizzati in numerosi campi:
A. Carburatori: non utilizzano una vera e propria valvola a spillo ma essa è genericamente descritta come tale. Infatti, lo spillo è conico ma non poggia su una chiusura di forma conica, bensì su una base di forma quadrata.
B. Impianti di gestione di gas: potendo ridurre portate o pressioni elevate, rappresentano degli elementi cardine in questa tipologia di impianti. Un caso particolare è quello degli impianti di trattamento dell’ammoniaca NH3, come quelli dei laboratori chimici.
C. Impianti di riscaldamento: tali valvole svolgono un ruolo centrale anche in questa tipologia di impianti, permettendo una corretta gestione del flusso e una regolazione ottimale.
Come in tutti i componenti, la scelta corretta del processo produttivo e del materiale, abbinata al rispetto delle stringenti normative, è fondamentale per ottenere un prodotto efficiente ed efficace: senza tali accorgimenti, la vastità di applicazioni risulta superflua.
 

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